Quando eventi catastrofici come un grave incendio rendono il cuoio capelluto danneggiato, i capelli delle zone colpite non ricrescono più. In questi casi, siamo di fronte ad una situazione di alopecia da ustione.
Ciò dipende dalla formazione di un tessuto irregolare di natura cicatriziale sulla cute, le cosiddette cicatrici. Per tale motivo, si chiama anche alopecia cicatriziale.
In alcuni soggetti, per risolvere la calvizie, basta innestare i follicoli piliferi con una tecnica di autotrapianto o trapianto di capelli ma, nei casi più gravi, potrebbe non bastare.
Nella situazione di Luca, il quale in seguito ad una brutta esplosione si ustionò gravemente il 60% del corpo, non è stato possibile.
Perciò, dopo le svariate operazioni di ricostruzione della pelle alle quali si è sottoposto, ha deciso di provare con la tricopigmentazione a Napoli. Il suo caso sarà seguito dallo specialista in dermopigmentazione delle cicatrici del cuoio capelluto, nonché CEO di Tricomedica, Antonio Abbagnato.
Abbiamo intervistato Luca, prima che si sottoponesse al trattamento di tricopigmentazione dei difetti (su alopecia da ustione) e dopo la prima sessione.
Quella mattina, quando si consumò la tragedia, Luca si stava recando regolarmente a lavoro. Giunto nei pressi del parcheggio della struttura per la quale lavorava, si accorse che qualcosa non andava ma pensò ad un’auto in panne.
Perciò, dopo aver parcheggiato, si diresse a piedi verso il punto nevralgico dell’ingorgo. Fu allora che avvenne l’esplosione: un terribile scoppio che generò poi un grosso incendio. Luca corse fra le fiamme e riuscì a salvarsi ma rimase gravemente ferito.
In quel disastro ci furono 2 morti e diversi feriti gravi.
Venne ricoverato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva. La prognosi non fu delle migliori ed i medici non erano troppo fiduciosi.
Ma la forza di vivere di Luca fu più forte di qualunque diagnosi e, dopo appena tre mesi dal ricovero, davanti agli occhi increduli dei dottori, riuscì ad alzarsi da quel letto per tornare a casa dalla sua famiglia.
Le gravi ustioni avevano coperto il 60% del suo corpo e, per questo, nei tre anni successivi all’incidente si sottopose a svariati interventi di chirurgia plastica. Viso e cuoio capelluto erano stati colpiti da una grave alopecia da ustione. Niente più capelli nella zona vertex, in quella frontale e nei parietali. Niente più sopracciglia, né baffi.
Oggi, ha deciso di rivolgersi a Tricomedica per sottoporsi ad una tricopigmentazione permanente su cuoio capelluto danneggiato.