Se non hai i capelli grassi, almeno una volta nella vita avrai sentito qualcuno lamentarsi dei suoi capelli e del tempo trascorso a lavarli.
Quella dei capelli grassi è una problematica piuttosto comune e dalla maggior parte delle persone, sia uomini che donne, vissuta come qualcosa di imbarazzante.
In condizioni normali il sebo lubrifica il capello, proteggendolo dalle aggressioni esterne.
Quando, però, vi è una produzione eccessiva di sebo, quest’ultimo si deposita su capelli e cuoio capelluto, i capelli aderiscono gli uni agli altri e perdono vitalità.
Molto spesso una maggiore produzione di sebo viene associata alla perdita dei capelli. Ma, le persone che hanno capelli grassi sono più esposte al rischio di calvizie?
Possiamo dire che entrambe le problematiche hanno origini androgenetiche, ma non sempre sono concomitanti.
Il rischio di compromettere la salute dei capelli aumenta quando l’iperproduzione di sebo sfocia in dermatite seborroica.
Scopriamo insieme di che cosa si tratta e come può influire sulla perdita dei capelli.
La dermatite seborroica è una patologia infiammatoria della pelle (schiena, naso, orecchie, torace e inguine sono le zone più colpite) e del cuoio capelluto.
Colpisce l’1-4% della popolazione in particolar modo tra i 18 e i 40 anni e in presenza di un’eccessiva produzione di sebo.
I sintomi più frequenti che la caratterizzano sono arrossamento, irritazione, prurito e desquamazione. Nelle forme più gravi, la dermatite seborroica può degenerare in follicolite (il sebo ostruisce il follicolo pilifero danneggiandolo).
Solitamente i sintomi della dermatite seborroica peggiorano d’inverno, in seguito ad una dieta poco equilibrata o a causa di un forte stress psico-fisico.
Alcuni di questi sintomi caratterizzano anche altre malattie dermatologiche come ad esempio la psoriasi, motivo per cui è facile che si possa incorrere in una diagnosi sbagliata.
Se si presentano problematiche al cuoio capelluto, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un dermatologo o un tricologo. Una terapia mirata, oltre a ridurre i sintomi, previene complicanze.
Le cause della dermatite seborroica sono davvero molteplici:
Sulla possibile relazione tra dermatite del cuoio capelluto e perdita capelli sono stati condotti diversi studi scientifici. Nessuno di questi ha accertato la caduta dei capelli come conseguenza diretta della dermatite sebacea, ma sono senza dubbio due problematiche strettamente collegate tra loro.
Il prurito e il bruciore causati dalla dermatite spingono la persona che ne è affetta a grattarsi di continuo per cercare sollievo causando così dei microtraumi a livello del bulbo pilifero.
Inoltre, il sebo in eccesso ostruisce i bulbi indebolendoli (follicolite) gradualmente e causando la caduta dei capelli (alopecia seborroica).
I sintomi più fastidiosi della dermatite seborroica sono sicuramente infiammazione e desquamazione. Il trattamento di questa patologia dermatologica è basato sull’uso di prodotti riducenti, che servono per l’appunto ad abbassare prima di ogni cosa il livello di infiammazione, e antimicotici, per ridurre la produzione di sebo e la presenza del fungo Malassezia.
Generalmente il tricologo, o il dermatologo, prescrive l’uso di particolari shampoo, considerati come veri e propri farmaci, a base di ketoconazolo.
Un’altra soluzione che lo specialista in tricologia potrà consigliare è quella di seguire un regime alimentare sano, equilibrato e ricco di biotina; oltre a evitare alimenti ricchi di grassi saturi e zuccheri, così come prodotti lievitati e latticini.
Nel caso in cui la dermatite dovesse presentarsi in lieve entità, è possibile inizialmente provare a combatterla con alcuni rimedi naturali, come ad esempio:
È importante tener presente che la dermatite seborroica è una patologia recidivante, cioè può ritornare alla carica a distanza di tempo nei periodi di maggiore stress o a causa dell’uso di cosmetici aggressivi che alterano le difese naturali del cuoio capelluto.
Per questo è consigliabile prendersi cura dei propri capelli sempre con prodotti delicati senza parabeni.
Chi una cute e dei capelli grassi è sicuramente più esposto al rischio di iperproduzione sebacea e conseguente dermatite seborroica.
Abbiamo anche visto come indirettamente la dermatite seborroica può trasformarsi in follicolite, prima, e in alopecia seborroica, poi.
Basta seguire piccoli accorgimenti per prevenire problematiche del cuoio capelluto e mantenere in salute i propri capelli:
Il termine calvizie seborroica, o meglio alopecia seborroica, indica la stretta relazione tra l’iperproduzione di sebo e la perdita dei capelli.
Il sebo contiene sostanze quali acidi grassi, colesterolo e trigliceridi che in quantità elevata alterano il ph della pelle e del cuoio capelluto, causando infiammazione (squame e forfora).
Un’eccessiva produzione di sebo sul cuoio capelluto è quindi la causa principale dell’alopecia seborroica, ma non è l’unica.
Ad essa di associa una iperproduzione di DHT (diidrotestosterone) responsabile del rimpicciolimento dei follicoli piliferi e della conseguente caduta dei capelli.
Gli uomini hanno un numero superiori di recettori del diidrotestosterone, per questo l’alopecia seborroica colpisce soprattutto il sesso maschile.
A prescindere dalla tipologia e dalla causa scatenante, la calvizie è vissuta come un vero dramma.
Chi ne fa esperienza desidera più di altra cosa porvi rimedio.
La tricopigmentazione è tra le soluzioni oggi più richieste.
Se si soffre di patologie del cuoio capelluto, è, però, importante prima di sottoporsi alla tricopigmentazione consultare un dermatologo o un tricologo per assicurarsi che la patologia non sia in atto.
Che si tratti di dermatite o di psoriasi, una condizione infiammatoria può causare instabilità del pigmento depositato e pregiudicare il risultato del trattamento di micropigmentazione capelli.
Viene da sé che è fondamentale comunicare al proprio tricopigmentista la presenza di qualsiasi patologia del cuoio capelluto.
Dal suo canto, un tricopigmentista esperto ascolta con attenzione la storia del proprio paziente, valuta lo stato di salute della cute e consiglia il miglior percorso da seguire.
Se hai dubbi sulla condizione del tuo cuoio capelluto e ti stai chiedendo se hai i requisiti per sottoporti alla tricopigmentazione, consulta il team Tricomedica.